Proponiamo un’intervista ad Adriana Scribano (Home Stager)
1. Come possiamo definire l’Home Staging?
Innanzitutto è bene chiarire cosa voglia dire in traduzione il concetto di Home Staging. Letteralmente Home vuol dire Casa e Stage vuol dire palco, per cui potremmo definire l’Home Staging come quell’arte di mettere in scena la casa,valorizzandone le potenzialità e creando così, nel potenziale acquirente emozioni uniche ed irripetibili.
L’Home Staging nasce negli anni ’80 negli USA . Giunge in Italia pochi anni fa, precisamente nel 2008. Ma nonostante sia un settore in crescita stenta a essere conosciuto. Si tratta di un’innovativa tecnica di marketing immobiliare che agisce principalmente sulle caratteristiche e il prezzo dell’immobile.
2. Qual è la Mission dell’Home Staging?
L’Home Staging si propone di rilanciare sul mercato e ad un prezzo competitivo un immobile che verrebbe altrimenti svenduto.
L’Home Staging prevede una serie di piccoli interventi low cost basati sulla filosofia del Recupero, del Rilancio e del Riciclo: un progetto che fornirà alla casa “nuova aria” , il cui costo diverrà un guadagno sia per il proprietario sia per l’agente immobiliare.
3. In che senso si può parlare di guadagno?
Nel senso che un intervento di Home Staging costa meno della prima riduzione di prezzo che l’immobile sconterà stando sul mercato per tempi lunghi; inoltre un servizio di consulenza in Home Staging permetterà all’agenzia di differenziarsi sul mercato, posizionandosi così in una fascia più alta ed esclusiva.
4. Quale impatto ha sul cliente un immobile sottoposto ad un intervento di Home Staging?
Studi di settore dimostrano che nel settore residenziale l’acquisto scaturisce quasi sempre da un fattore emozionale, determinato dall’essere entrati o meno in sintonia con un determinato ambiente; per questo motivo è necessario concentrarsi su come l’immobile si presenta agli occhi del potenziale acquirente, tenendo in mente che nella maggior parte dei casi sarà la prima impressione quella che andrà a determinare il successo della vendita. L’idea è quella di creare un vero e proprio colpo di fulmine che si creerà nei primi 75 secondi della visita.
5. Quali sono gli strumenti principali di cui un Home Stager si serve?
L’obiettivo primo di un Home Stager professionista è quello di creare un percorso multi- esperienziale in grado di toccare l’emotività del cliente che più facilmente s’innamorerà della casa, oggetto d’interesse; infatti utilizzerà un perfetto connubio di elementi visivi, olfattivi e uditivi. Studierà nel dettaglio le potenzialità della casa, facendo in modo che il cliente possa avere una prima esperienza delle qualità di quest’ultima.
Spesso è difficile porre il cliente nell’ottica immaginativa di un miglioramento della casa che sta vedendo; perciò l’Home Staging nasce per far sì che sia l’agente immobiliare sia il proprietario dell’immobile abbiano la possibilità di mettere in luce già dal primo incontro il vero valore della casa.
Grazie all’Home Staging si crea il 76% delle volte un feeling immediato tra il potenziale acquirente e la casa. Quindi il cliente verrà posto nella giusta dimensione per poter immaginare la sua vita tra quelle mura.
Ringraziamo @AdrianaScribano per il suo prezioso contributo.